Impero

di Richard Ford
Progetto di Valerio Codispoti
In collaborazione con Tal Harel

“Due piani: uno orizzontale e uno verticale. Sul primo poggia la narrazione, la semplice linea dei fatti e dei personaggi. Il secondo piano, invece, è lo sprofondamento. Dei protagonisti e con essi del lettore: una magnetica e pericolosa attrazione verso la parte più profonda e oscura dell’uomo. Una straordinaria rappresentazione dell’irrisolta faccenda umana.
Un teatro senza palco composto soltanto dalle gradinate. Quattro ingressi principali e due laterali: una volta dentro gli spettatori prendono posto su spalti alti e ripidi, la cui seduta è volutamente disagevole. Non c’è palco si diceva: l’unica cosa che vedranno sarà… altri spettatori. L’unica cosa che potranno percepire sarà lo sprofondamento e la paura di esso, senza via di fuga.”

Scuola Holden