Il laboratorio di architettura letteraria Il laboratorio di architettura letteraria
Il laboratorio di architettura letteraria
Un’esplorazione multidisciplinare della letteratura come architettura
Come fa a stare in piedi una storia? una storia?
Come fa a stare in piedi una storia?
Come percepiamo le strutture letterarie? strutture letterarie?
Come percepiamo le strutture letterarie?
Che effetto hanno su di noi? di noi?
Che effetto hanno su di noi?
Può una struttura letteraria essere progettata? progettata?
Può una struttura letteraria essere progettata?

Una storia non è una strada da percorrere… è più come una casa. Ci entri e ci rimani per un po’, andando avanti e indietro e sistemandoti dove ti pare, scoprendo come le camere stiano in rapporto col corridoio, come il mondo esterno viene alterato se lo guardi da queste finestre. E anche tu, il visitatore, il lettore, sei alterato dall’essere in questo spazio chiuso, ampio e facile o pieno di svolte e angoli che sia, pieno oppure vuoto di arredamento. Puoi tornarci più volte, e la casa, la storia, contiene sempre di più di quando l’hai vista l’ultima volta. Trasmette anche un forte senso di sé, di essere stata costruita per una sua necessità, non solo per fare da riparo o per stupirti.

– Alice Munro, Selected Stories, 1968-1994

L’architettura letteraria

Quante volte ci è capitato, leggendo un libro, di avere l’impressione di trovarci all’interno di una struttura costruita, consciamente o inconsciamente, dallo scrittore? Non il naturale processo di visualizzazione delle ambientazioni descritte nel testo, ma la netta sensazione di sentirsi immersi in uno spazio, uno spazio letterario, costruito da qualcun altro.

Nel descrivere testi letterari si usano spesso metafore architettoniche, a partire dall’“architettura del romanzo”. Parlare di “costruzione di un testo” rende bene l’idea del laborioso atto di concatenare una parola all’altra. Come in un progetto architettonico – dove si ha a che fare con idee spaziali da articolare, concatenare e trasmettere, strutture di sostegno, sequenze di volumi, sospensioni e sorprese – le questioni in un testo narrativo sembrano simili: come collegare diversi piani narrativi? Come esprimere tensione? Come organizzare la cronologia? Come collegare personaggi o creare un vuoto?

Il Laboratorio di architettura letteraria è un’esplorazione multidisciplinare della narrativa e dello spazio. È per chiunque sia interessato alla letteratura – dalle superiori a corsi universitari e oltre – e, in particolare, per studenti di letteratura, scrittura creativa e architettura e per professionisti, perché mostra come il pensiero puro, spaziale, privo di parole sia un aspetto essenziale di strutture sia letterarie sia architettoniche.

Il libro

Il grande museo vivente dell’immaginazione

Il Saggiatore

Questo non è un libro come gli altri. È un edificio. Per essere precisi è un museo: il Museo di architettura letteraria. Ma non aspettatevi un museo come siamo abituati a pensarlo.
Ciò che faremo insieme è scoprire come questo edificio, che non avete mai visto prima, ha una sua struttura architettonica che prenderà forma non solo grazie alle parole stampate su queste pagine ma anche, e come vedremo forse
soprattutto, grazie alla vostra esperienza di lettura.
Ci vediamo all’ingresso.

Progetti del laboratorio
Workshop precedenti
Chi siamo

Il Laboratorio di architettura letteraria è stato creato nel 2010 dall’architetto/autore/illustratore Matteo Pericoli. Da allora, il Laboratorio è stato tenuto negli Stati Uniti, in Italia, Israele, SvizzeraTaiwan, Repubblica Ceca e negli Emirati Arabi Uniti nelle seguenti istituzioni (tra le altre):

M.F.A. writing program alla Columbia University School of the Arts, New York
Dipartimento di Letteratura Comparata alla Hebrew University, Dipartimento di Architettura alla Bezalel Academy, Gerusalemme
Center of the Arts, National Taiwan University, Taipei, Taiwan
DOX Centre for Contemporary Art, Prague, Czech Republic
Dubai Design Week 2016, insieme alla Emirates Literature Foundation, Dubai, UAE
Università della Svizzera italiana, Lugano, Svizzera
Università di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici (come Laboratorio di architettura musicale)
Istituto Europeo di Design (IED), Torino
Università di Ferrara, Dipartimento di architettura
Southwestern University, Texas
Polo Poschiavo, Poschiavo, Svizzera
CUNY’s Hunter College e Graduate Center, New York City
Scuole superiori nel Maryland, California, Oklahoma (USA) e Torino

La Routledge Companion on Architecture, Literature and The City (2018), edita da Jonathan Charley, presenta un capitolo sul LabLitArch, che include una narrazione sulla genesi del laboratorio, immagini, esempi di progetti, la serie Architetture letterarie, nonché un dialogo tra i professori Carola Hilfrich e Jonathan Charley sulle implicazioni pedagogiche del LabLitArch.

Il Laboratorio di architettura letteraria è stato creato nel 2010 dall’architetto/autore/illustratore Matteo Pericoli.

Da allora, il Laboratorio è stato tenuto in varie istituzioni negli Stati Uniti, in Italia, Israele, SvizzeraTaiwan e negli Emirati Arabi Uniti.

La Routledge Companion on Architecture, Literature and The City (2018), edita da Jonathan Charley, presenta un capitolo sul LabLitArch, che include una narrazione sulla genesi del laboratorio, immagini, esempi di progetti, la serie Architetture letterarie, nonché un dialogo tra i professori Carola Hilfrich e Jonathan Charley sulle implicazioni pedagogiche del LabLitArch.

Per studenti

Workshop di varia durata, adattati alle esigenze e al budget di ogni scuola o istituto, durante i quali vengono esplorati tutti gli aspetti del Laboratorio: introduzione all’architettura letteraria, analisi del testo, struttura architettonica e analisi narrativa, sviluppo del progetto e del modello (in collaborazione, se necessario, con architetti), produzione del testo e presentazione finale.

Per chi insegna

Una versione approfondita e pratica del LabLitArch in cui viene presentato agli insegnanti un resoconto dettagliato dei risultati ottenuti in edizione passate, per poi prender parte a una versione ridotta del Laboratorio in modo da poterne organizzare uno a loro volta.

Consulenze a distanza

Imparare a impostare e organizzare il proprio LabLitArch attraverso una serie di conversazioni a distanza (Skype, Zoom o simili) e sessioni informative di domande e risposte e la condivisione di materiali curriculari di base. Ideale per le scuole superiori e i programmi di istruzione superiore che desiderano offrire un workshop LabLitArch che possa essere personalizzato per i loro specifici programmi.

Per professionisti

Per architetti o professionisti interessati ad applicare i principi della narrazione e dello storytelling all’architettura e al design. Ampliate il vostro processo creativo utilizzando lo spazio, i materiali da costruzione, la luce e il volume per esplorare e analizzare strutture letterarie. Il Laboratorio di architettura letteraria, che può essere un corso completo o un workshop/seminario per studenti di architettura o un breve workshop per studi di architettura o di altre discipline, offre un modo unico per esplorare il linguaggio strutturale comune all’architettura e alla letteratura.

Cosa dicono del laboratorio

“Il processo di aggiungere parola a parola è molto simile a quello di aggiungere mattone su mattone. … Non riesco a pensare a un corso migliore in cui gli scopi di due arti si fondano così finemente.”

“Il LabLitArch crea un ambiente unico per esplorare l’interfaccia aptica tra letteratura e architettura, parole ed edifici, leggibilità e abitabilità. … È di importanza fondamentale… per aprire le porte del pensiero creativo a scrittori, architetti e studiosi.”

“Il Laboratorio di Architettura letteraria è uno straordinario esperimento sui e con i lettori e le risorse della loro immaginazione. Prendendovi parte verifichiamo che fare esperienza degli spazi del testo non significa esclusivamente visualizzare gli ambienti descritti, ma compiere complesse operazioni sinestesiche e immaginative.”

“Questo è esattamente il tipo di apprendimento che credo dovrebbe avvenire più spesso.”

“Questo è un grande progetto. Dà a noi studenti un modo per dimostrare la nostra comprensione in modo creativo e artistico. Il progetto non è quello che ci si aspetta da un corso di inglese, soprattutto non al liceo, ed è un bel cambiamento rispetto ai noiosi saggi analitici. Credo anche che ci faccia riflettere in modo più approfondito sulla storia.”

“Il LabLitArch è stato un’esperienza meravigliosa. Come studente di design, mi è stato presentato un aspetto del design che spesso viene trascurato; una certa profondità della sua essenza che trascende i confini per esistere in un’altra dimensione; coltivare una sensibilità che si basa sulla provocazione del pensiero, oltre che sul semplice farsi notare. È stata un’esperienza intensa e coinvolgente.”

“Poiché [il LabLitArch] guida gli scrittori a collaborare con gli architetti per creare in tre dimensioni, gli scrittori imparano certamente a pensare in modo più profondo e concettuale al significato della struttura.”

“Partecipare al [LabLitArch] è stato estremamente liberatorio per il mio processo di scrittura. Mi ha costretto a pensare alla narrativa in termini architettonici e mi ha aiutato a capire come ogni decisione letteraria che prendiamo sulla pagina possa sempre essere tradotta in un’idea spaziale.”

“Il LabLitArch è stato cinque giorni di esplorazione, apprendimento, introspezione, rivalutazione e, soprattutto, di ricordo che tutto questo può essere tremendamente divertente […] Il dono del workshop è un raffinato senso di meraviglia, un entusiasmo nel cercare la narrazione in tutto ciò che ci circonda e, cosa più importante, nel vederla e apprezzarla.”

“[Il LabLitArch] mi ha fatto pensare in modo diverso dall’ordinario, perché di solito leggo un romanzo e devo scrivere un saggio su di esso. Creare una struttura architettonica sul libro mi ha fatto pensare e analizzare il libro in modo totalmente diverso. […] Ha cambiato il mio modo di leggere il libro e ho vissuto un’esperienza straordinaria lavorando a questo progetto.”

“Il [LabLitArch] è formativo, creativo, fantasioso, appagante nel risultato finale.”

Stampa

Una delle classi più strane e interessanti che abbia mai visto.

Raramente l’architettura ha svolto per la scrittura la stessa funzione che la scrittura ha svolto per l’architettura: analizzare e chiarire.

Scrittori come architetti

Il Laboratorio di Architettura Letteraria spinge gli studenti a comporre, attraverso il loro modello, un’esperienza architettonica narrativa.

Lo scrittore e l’architetto non sono poi così diversi l’uno dall’altro se li si considera come costruttori di un ambiente, e quale modo migliore di questo per introdurre questo concetto a una classe di studenti delle scuole superiori?

Uno strabiliante esperimento intellettuale

Ogni libro ha una struttura. Cosa succederebbe se la si rappresentasse come un oggetto fisico?

Non so neanche da dove cominciare tanto mi ha affascinato […] La dinamica del racconto si trasforma in una costruzione architettonica vera e propria.

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